Conviene vaccinare o non vaccinare il proprio bambino ?
Andrea Murru | 9 Maggio 2012Sono il padre di un’adorabile bambina ma anche un ingegnere avvezzo ad usare ragione e numeri per valutare il bene o il male delle cose. Trascuro il profondo disprezzo per quei genitori che vedono complotti e cospirazioni in ogni dove, non credono a nessun documento ufficiale ma poi accettano senza problemi qualsiasi segnalazione indimostrata/indimostrabile che sia semplicemente anti-ufficiale (qualsiasi cosa voglia dire).
Mi vorrei concentrare su un’altra forma d’ ignoranza a mio parere molto più grave: mi riferisco alla totale incapacità ad affrontare un chiaro discorso statistico da parte dei medici.
Nessuno (né i medici di base, né i documenti ufficiali del ministero o almeno nessuno di quelli che sono riuscito a trovare) ha mai illustrato con un minimo di competenza un quadro numerico fatto di statistiche ufficiali e di rischi (in termini probabilistici).
Il discorso è invece (nella sua essenza) estremamente semplice e si presta benissimo ad una (quasi banale) analisi probabilistica:
Consideriamo una generica malattia M per la quale esista un vaccino V. Sia Ma la probabilità di ammalarsi di M senza aver fatto il vaccino (per semplicità consideriamo 0 la probabilità di ammalarsi facendo il vaccino). Siano ora Gm la probabilità di pagare gravi conseguenze a seguito della malattia M (una volta che ci si è ammalati) e Gv la probabilità di pagare gravi conseguenze a seguito del vaccino.
La scelta ottima nell’interesse del bambino è quella che minimizza la probabilità di conseguenze gravi …. ovviamente si può discutere a lungo su quali conseguenze si possano ritenere gravi e quali meno gravi, ma non credo sia questo il problema.
In realtà Gm è per molte malattie assolutamente noto, così come Gv, anzi esistono riferimenti UFFICIALI con statistiche storiche anche in più nazioni. In pratica quindi la probabilità di pagare gravi conseguenze è:
- Ma * Ga se si decide di NON vaccinarsi
- Gv nel secondo caso
Il problema vero è valutare Ma: infatti Ma è molto diverso nel caso in cui tutti gli altri si vaccinino oppure no e qui sta fondamentalmente l’ipocrisia del sistema. Facciamo un esempio numerico:
Supponiamo che ci sia una terribile furuncolite fulminante che porta alla morte nel 60% dei casi (Ga) ed è anche estremamente contaggiosa, tanto che la probabilità di ammalarsi sia estremamente alta (diciamo il 30%). E’ ovvio che se esistesse un vaccino, anche se LETALE nel 3% dei casi, sarebbe estremamente saggio vaccinarsi: infatti si avrebbe il 3% di probabilità di morire contro il 24% !
Supponiamo però che il vaccino contro la furuncolite fulminante sia reso obbligatorio per legge: dopo pochi anni la probabilità di ammalarsi crollerebbe diciamo fino all’ 1% (o anche meno visto che sarebbe estremamente difficile venire in contatto con persone infette); bene: in questo caso sarebbe assolutamente più saggio NON VACCINARSI, in quanto si avrebbe appena lo 0.6% di probabilità di morire per la furuncolite contro il 3% per il vaccino!
Nessun medico o documento ufficiale mi ha mai presentato valori numerici di questo tipo, né ha messo in evidenza che l’nteresse collettivo può essere contrario a quello del singolo in qualche caso. Ignoranza ed ipocrisia.