San Paolo e la Cina
Andrea Murru | 1 Luglio 2008Non posso far a meno di notare sul sito degli Amici di Ratzinger, la “Presentazione [di San Paolo] con parole di sua Santità”. La cosa che mi colpice (per l’ennesima volta) è la consacrazione truculenta del sacrificio, che però non rimane confinato nel passato (remoto), ma viene sfrontatamente rappresentato come desiderabile per il presente: “… come agli inizi, anche oggi Cristo ha bisogno di apostoli pronti a sacrificare se stessi. Ha bisogno di testimoni e di martiri come san Paolo …”.
E’ vero, Benedetto ci ha abituato anche a molto peggio, ma la cosa stupefaciente degli amici di Ratzinger è che lì vicino campaggia il banner per boicottare le olimipiadi cinesi. Ma lo sanno che Ratzinger attua una politica estremamente conciliante con la Cina, tanto da accettare in pratica addirittura nomine di vescovi filo-governativi ed ha pure rifiutato di incontrare il Dalai Lama (in visita in Italia), pur di evitare di “infastidire” gli amici Cinesi ?
Cercare coerenza o anche un semplice filo logico nel comportamento dei fedeli è impresa ardua, ma ogni volta mi sorprendo di quale capacità abbiano di digerire con la forza dell’illusione qualsiasi cosa…
Credo quia absurdum ovvero Absurdus sum quia credo
Noto anche che in prima posizione nel sito c’è la “pubblicità” per il 5 per mille, solo dopo il banner per le olimpiadi e dopo ancora S.Paolo… devo dire che non mi sorprende 🙂
Ernesto Rossi era solito ammonire che “Sotto le più ferventi dichiarazioni di fede, gratta gratta, trovi la roba”